Benessere Quotidiano

Si stima che circa la metà del rischio di contrarre malattie cronico-degenerative dipenda da fattori genetici e quindi sfugga al controllo individuale, mentre l’altra metà può essere controllata da comportamenti individuali ed ambientali (alimentazione e stili di vita). Una corretta alimentazione ed abitudini salutari aumentano la qualità e l’aspettativa di vita.

In realtà alimentarsi correttamente è oggi sempre più difficile a causa dei ritmi di lavoro, dei pasti consumati nelle tavole calde, dei metodi di produzione, di conservazione e di trattamento degli alimenti che arrivano nei punti vendita. Tutto ciò porta ad una perdita importante dei “nutrienti” contenuti negli alimenti che consumiamo.

L’uso mirato di integratori alimentari può quindi evitare carenze importanti per la salute delle nostre cellule, che derivano da un’alimentazione sempre più povera di micronutrienti e squilibrata.

Altrettanto utile è l’uso degli integratori per contrastare lo stress ossidativo causato dall’azione dei radicali liberi generati da:

Fattori ambientali:
Inquinamento, fumo attivo e passivo, alcol, farmaci, raggi ultravioletti e radiazioni ionizzanti, stress psicofisico prolungato, alcuni additivi e sostanze tossiche presenti negli alimenti o sviluppate durante la loro cottura.

Fattori endogeni:
Trasporto di elettroni nei mitocondri (produzione aerobica di energia), metabolismo degli acidi grassi, metabolizzazione di farmaci, sostanze tossiche ecc.

Molti nutrienti sono in grado di contrastare efficacemente l’azione dei radicali liberi, in particolare la vitamina A, la vitamina C, la vitamina E, il coenzima Q10, i polifenoli, il licopene ed il glutatione che può agire sia da solo o diventare il substrato di vari enzimi.

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Anti-Aging

Il DNA, ovvero acido desossiribonucleico, si trova nel nucleo della cellula e contiene le istruzioni genetiche per far vivere l’organismo.
È un polimero di unità più piccole legate tra loro attraverso legami fosfo-diesterici: i nucleotidi.

La divisione cellulare, necessaria ad un organismo per crescere, richiede una duplicazione del DNA cellulare, in modo che le cellule figlie possano avere la stessa informazione genetica della cellula madre. La struttura a doppia elica del DNA permette un meccanismo estremamente semplice per la replicazione del DNA. I due filamenti, infatti, sono separati e da ognuno viene creato un filamento complementare, ad opera di un enzima chiamato DNA polimerasi. E’ proprio attraverso questo meccanismo che le cellule figlie presentano genoma identico alla cellula madre.

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Controllo del Peso

Nel nostro paese, come in tutto il mondo occidentale (con maggior incidenza nel nord America e nella Gran Bretagna), il problema del peso corporeo, inteso come sovrappeso, interessa un numero sempre maggiore di individui. Secondo le ultime stime si calcola che nel mondo il numero degli obesi abbia raggiunto l’incredibile numero del miliardo: in Italia solo il 53% della popolazione può rientrare nella fascia dei "normopeso". La causa di questa situazione è duplice: da una parte c’è una sempre maggiore disponibilità di alimenti, dall’altra uno stile di vita sempre più sedentario. Fra le varie formule che meglio identificano il concetto di normopeso, sottopeso e sovrappeso proposte, la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) adotta un nomogramma che si basa sull’Indice di Massa Corporea o Body Mass Index (BMI): Peso (kg)/Altezza al quadrato (metri). I valori dell’indice di massa corporea (BMI) indicativi del peso ottimale, del sovrappeso e dell’obesità di medio e alto grado sono riportati in tabella

 
   

l sovrappeso o peggio l’obesità è correlata con numerose malattie degenerative quali diabete, ipertensione arteriosa, ischemia miocardica, insufficienza cardiaca, colecistopatia, nefropatie e danni osteoarticolari, in particolare a carico della colonna vertebrale e del piede. Di conseguenza, negli individui obesi la speranza di vita è significativamente ridotta.

La rimozione del grasso dal nostro corpo avviene in due modi: mangiando meno, oppure muovendosi molto; quindi per controllare il peso è essenziale che vi sia un corretto bilancio energetico, mentre per perdere peso questo bilancio deve essere negativo, intendendo con ciò una situazione in cui il dispendio supera l’apporto delle calorie. Il mezzo più efficace per ottenere un deficit calorico è rappresentato da una giusta combinazione di dieta (ridotte entrate caloriche) ed esercizio (aumento delle uscite caloriche), facendo attenzione che il deficit non superi le 1000/1200 kcal al giorno e controllando che la dieta sia ben bilanciata, con un adeguato apporto di carboidrati, grassi, proteine, vitamine, sali minerali e acqua. In questo modo si evita il rischio che la perdita di peso coinvolga il tessuto muscolare piuttosto che il tessuto adiposo. Le diete devono quindi assicurare non solo una riduzione delle calorie ingerite ma anche un apporto bilanciato dei macronutrienti e dei micronutrienti: vitamine idrosolubili, vitamine liposolubili, fibre e sali minerali, cosa assai difficile senza ricorrere ad alimenti appositamente formulati. Questo principio è importantissimo: la "fame di carboidrati" è comandata dal ciclo degli zuccheri che si sviluppa nel sangue. Generalmente a noi spetta una "scelta pilotata": quali cibi ricchi di carboidrati mangiare: dolci o salati, la pizzetta oppure i biscotti, ecc. ecc.

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